Quando si scrive un libro è inevitabile che l’autore trasferisca nella storia degli elementi importanti della sua vita personale. È però fondamentale che questi elementi importanti vengano filtrati dalla fantasia e dall’immaginazione: solo così si potrà creare un’opera interessante ed originale che spingerà il lettore a desiderare di arrivare all’ultima pagina il primo possibile.
“Il nuoto gli dava una sensazione “liquida” che non riusciva a comprendere pienamente. In acqua si sentiva meglio, gli sembrava quasi di essere un’altra persona.”
Appena finito di leggere Astutillo mi sono chiesta se ci fosse un record di lettura!!! Io ci ho impiegato un’ora e mezza… impossibile smettere prima di arrivare alla fine!
La ricchezza di particolari nel descrivere ambienti azioni ed emozioni è una caratteristica che contraddistingue l’autore Dario Amadei, così come l’ironia e la "velata comicità" che rendono questa una storia che apre diversi spazi di riflessione: la realtà quotidiana che si vive nelle scuole e nelle famiglie. Tutti i bambini, e i grandi, desidererebbero un anello magico per poi scoprire che la realtà si può cambiare con le proprie forze e con la costanza di perseguire un sogno!
“Ad un certo punto si sentì chiamare per nome da una voce calda e profonda. Si voltò verso il mare ed ebbe un sussulto: a parlare era stato un grosso delfino che lo stava guardando e sembrava sorridere.”
Il mondo attraverso gli occhi di un bambino appare in tutta la sua realtà, senza filtri, senza inganni. La fragilità, la scoperta dell’abbandono, la disperazione, il coraggio, la fiducia nell’altro, il sogno e la tenacia sono le emozioni che scorrono in queste pagine, ricche di storie che raccontano di tanti personaggi, specchio delle nostre vite.
Dario Amadei non manca l’appuntamento con la riflessione, con le domande che aiutano a non ricommettere gli errori della società moderna: aver coraggio di abbandonare gli stereotipi condivisi dalla massa, superare le incomprensioni e le diversità, amare l’ambiente e rispettarlo, accettare la propria natura e vivere per migliorarla non per stravolgerla.
Forte e dirompente è l’inno alla vita, alla speranza, al credere nelle proprie risorse per ricostruire un mondo migliore.
“… i caratteri e i disegni sono blu. Non avevo mai visto un libro tutto blu. Bello, veramente bello…”
La prima caratteristica che colpisce è l'originalità di presentare un libro nel libro, questo si presenta al lettore. I protagonisti sono: chi trova il libro e chi viene letto nel libro magico, ciò che contraddistingue i personaggi sono le verità del nostro tempo.
Dario Amadei non si defila mai dal far riflettere il lettore su quello che ci circonda. Sempre puntuale un suo richiamo alla fragilità e sensibilità dell'animo umano, al cinismo e all'avidità di alcune persone, alle frustrazioni che inaridiscono ma anche alle passioni che sono linfa vitale.
Il BLU. Il colore del mare, del cielo, per me dell'infinito, un blu che abbraccia e rilassa la mente. Una “miniera d’oro”, per dirla come Erika (personaggio del libro). Le illustrazioni sono bellissime. Sfogliare le pagine è come guardare il cammino delle nuvole nel cielo che si trasformano sotto le più svariate forme.
La scelta di finire il racconto con le pagine bianche per lasciare al lettore la penna per scrivere e la matita per disegnare è centrata e in linea con la magia di tutto il libro, in questo libro è impossibile scrivere la parola FINE, la fantasia e i sogni non hanno limiti, né tempo né spazio, sono infiniti come il BLU.
Questo libro è per tutti. Il segreto della felicità è guardare la vita lasciando libero il bambino che ognuno ha dentro di sé e Dario con questo racconto facilita questa leggerezza d’essere, per ognuno che legge le Vere Fiabe dei fratelli Grimm, il tempo si ferma ma i sogni trovano il loro tempo e il loro spazio.
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”
Non credo questo libro abbia bisogno di presentazioni. Perciò non scriverò niente di mio, delle emozioni che ho provato leggendolo, dei valori che ho condiviso, delle speranze che mi dato e dei sogni che mi fa fare.
Lascerò che alcuni passi parlino da soli.
Buon sogno a tutti!!!
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano. Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli
uomini non hanno più amici”
“Voi siete belle, ma siete vuote. Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho annaffiata. Perché è lei che ho messo sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa.”
“Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”
“È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
“Quando tu guarderai il cielo, la notte visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere! […] Sarà bello, sai. Anch’io guarderò le stelle. Tutte le stelle saranno dei pozzi con una carrucola arrugginita. Tutte le stelle mi verseranno da bere…”
Libri, scrittori, lettori, librai sono i protagonisti di questo avvincente romanzo. Quello che ci resta dopo averlo letto? Il potere delle parole, l’anima di chi le ha scritte e di chi le legge.
“Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. Molti anni fa, quando mio padre mi portò qui per la prima volta, questo luogo era già vecchio, quasi come la città. Nessuno sa con certezza da quanto tempo esista o chi l’abbia creato. Ti posso solo ripetere quello che mi disse mio padre: quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro si perde nell’oblio, noi, custodi di questo luogo, facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel. Pensi di poter mantenere il segreto?”
"Ogni storia che raccontava, anche se l’avevamo già sentita, ci teneva avvinti. Era il suo modo di raccontare, credo, come se ciascuno di noi fosse l’unico a cui si rivolgeva, e come se ciascuna storia dovesse essere vera e reale, per quanto improbabile, per quanto fantastica. Si capiva che lei credeva in modo totale alle sue storie mentre le raccontava. Così anche noi".
Una lettura piacevole sul potere delle parole, sulla magia della narrazione, dell’ascoltare. Ma anche uno scorcio storico visto con gli occhi di un bambino che scopre per la prima volta la paura ma anche la solidarietà, il valore dell’amicizia e le speranze di rinascita. Il tutto avvolto dalla magia degli unicorni… perché gli unicorni esistono davvero, il protagonista ci crede fermamente… e anche noi!
“Guardate là!” esclamò il signor Wonka saltellando su e giù e indicando con il suo bastone dal manico d’oro il grande fiume marrone. “E’ tutta cioccolata! Ogni goccia che scorre in quel fiume è cioccolata fusa della migliore qualità. Della massima qualità direi! In quel fiume c’è abbastanza cioccolata calda da riempirci tutte le vasche da bagno del paese! E anche tutte le piscine! Non è fantastico?”
Roald Dahl, l’uomo che rideva per non piangere, ci fa partecipare, pagina dopo pagina alla realizzazione del grande sogno di un bambino apparentemente destinato ad essere schiacciato dalla spietata realtà quotidiana in cui è costretto a sopravvivere.
Il piccolo Charlie Bucket armato solo del suo candore e della sua lealtà, riesce a sconfiggere la povertà, ereditando la misteriosa fabbrica del magico Willy Wonka. I suo avversari sono sulla carta molto agguerriti ed apparentemente imbattibili, ma si autoeliminano uno dopo l’altro perché non riescono a guardare oltre l’apparenza delle cose. Non capiscono che la fabbrica non è semplicemente da mangiare: ha un cuore pulsante, un’anima che si concede solo a chi ne è veramente degno e la fa vibrare. Il piccolo Charlie dimostra di meritare un tale dono e alla fine riceve il suo giusto premio..
La Fabbrica di cioccolato è un libro stupendo , consigliato a tutti coloro che non rinunciano mai ai loro sogni soprattutto a quelli che sembrano impossibili.
"Non avrei mai immaginato che quel gesto avrebbe cambiato la mia vita per sempre".
Il “sogno americano” è Forrest Gump, un personaggio che ci porta a capire che è possibile vivere la vita così come la vogliamo. Gli ostacoli e le difficoltà si incontrano lungo il cammino ma le risorse per superarle sono dentro ognuno di noi.
È magistrale il susseguirsi degli eventi, epoche e situazioni della storia americana, un filo unico che appassiona, intenerisce, fa sorridere.
Il fattore determinante di ogni scelta è l’amore e la soddisfazione interiore, c’è sempre una seconda possibilità, un’alternativa alla strada intrapresa e questa ci condurrà ad un mondo migliore.
Impossibile non fare un riferimento al film, pluripremiato agli Oscar, con uno straordinario Tom Hanks e quello che vorrei fermare nel vostro immaginario è la scena della piuma che scende sinuosa seguendo i cambiamenti del vento, a volerci suggerire che nonostante gli imprevisti, la vita è sempre piena di sorprese inaspettate.